Oggi vi parlo di un’altra graphic novel, come vedete mi ci sto appassionando sempre di più e ne leggerò almeno un al mese, o forse di più.. chi lo sa..
Non stancarti di andare è un racconto potente, e non a caso gli autori ci hanno lavorato due anni.
La storia è raccontata nel 2013, con salti temporali nel 2007, in alcune parti è autobiografica e si sente che nelle pagine c’è molto degli autori.
La storia parla di due ragazzi (sì a 36 anni si è ancora ragazzi) Iris, detta Nur che significa ‘Luce’ e Ismail.
Ismail è siriano e decide di tornare in Siria, mente a Nur (mi trovo meglio a chiamarla così) dicendole che il suo paesino è al sicuro, e non ci sono problemi con i ribelli.
Purtroppo non è così, Ismail viene catturato e gli vengono tolti i documenti. Fortunatamente liberato, ma il suo ritorno in Italia non sarà tutt’altro che semplice
Gli autori hanno la capacità di trasmetterci tutta l’angoscia, l’ansia e la tragedia del viaggio di Ismail. Dalla Siria all’italia a Lampedusa, passando per il deserto, i viaggi in camion, la Libia e il viaggio in mare.
In tutto questo c’è Nur che non sa bene se il suo grande amore sia vivo o morto.
In questo libro trovate veramente tutto: amore, amicizia, famiglia, ansia, viaggio, vita, morte, terra, acqua, diversità e ancora amore e speranza.
Ma soprattutto trovate Padre Saul, nonché Padre dall’Oglio, che è stato rapito e di cui notizie certe non si hanno. Il New York Times di recente ha detto che secondo delle fonti è ancora vivo. Io lo spero tanto, e spero che un giorno possa leggere e ritrovarsi in queste meravigliose tavole.
Leggetela, parlatene, fatela conoscere perché c’e tutto, perché è una di quelle storie che meritano di essere lette e divulgate!!
Un plauso a me, che nel marasma delle graphic novel disponibili nelle biblioteche della mia zona, ho scovato questa e seguendo il mio istinto ci ho azzeccato!