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Ieri sera a letto, tra una riga e l’altra dei Miserabili, ho preso in mano il cellulare, e su Facebook rimbalza la notizia che Gabriel Garcìa Màrquez purtroppo non c’è più. La mia reazione istintiva è stata di incredulità, ed ho incominciato a dire “Nooooooooooooo”.

Purtroppo “Siiii” non c’è più. Non c’è più un Grande premio Nobel della letteratura  mondiale. Non so in quante lingue siano stati tradotti i suoi romanzi, le sue parole, le sue bellissime storie. Così ho scritto due miei pensieri, ho avuto dei “mi piace” un mio contatto mi ha scritto “nooo :(” le pagine di libri che seguo hanno iniziato a pubblicare pagine, aforismi, immagini.. su Twitter i messaggi in tutte le lingue iniziavano a fioccare.. come fiocchi di neve che cadono lenti quando meno te lo aspetti.

Il mio approccio con lo scrittore è avvenuto poco tempo fa, lo ammetto. Presi in biblioteca “Memoria delle mie puttane tristi” lo lessi in una giornata, nel tragitto per andare e tornare da cucito. Il titolo è uno di quei titoli che ti fanno sussultare, che dici..chissà che gran porcata. Ma l’ho voluto comunque prendere. Non lo conoscevo lo scrittore e quindi non sapevo cosa mi aspettasse. Sapevo che un titolo del genere avrebbe provocato reazioni. Mio marito storse il naso. Così feci una piccola prova: assunsi una posizione in modo che chi mi stava davanti potesse leggere il titolo. Il signore sulla sessantina davanti a me abboccò!!! Avreste visto che faccia ha fatto, come mi guardo.. come guardò la copertina.. quasi scoppiai a ridere!!! Lì ho capito che non bisogna MAI giudicare un libro dalla copertina o dal titolo (..ma quante volte ho scritto la parola “titolo” :/ ). Tornai a casa e dissi a mio marito (all’epoca ancora compagno) “Amore, PURA POESIA!!!!” “Niente di volgare, pornografico, scandaloso.. una meraviglia di libricino!!! io sono innamorata!!” Lui ovviamente mi guardò come se fossi la solita pazza che si innamora di uno scrittore, di un libro.. e credo pensò “quanti libri avrà scritto? quanto mi farà spendere ancora in libri??”

Mi informai.. girovagai in rete, e scoprii che fu un premio Nobel.. allora lì forse anche il marito si ricredette.. :)

Poi lessi il suo romanzo più famoso e forse il più importante “Cent’anni di solitudine” e anche lì io andai contro corrente. Non mi piacque, la mia insegnante di cucito  mi chiese come potesse essere possibile.. che vi devo dire.. forse non era il momento.

Io i suoi scritti non li ho letti tutti.. mi sono fermata a “L’amore ai tempi del colera” che ho trovato meraviglioso!!!!

Oggi la letteratura, i lettori, piangono. Piangono un uomo che ha saputo dare alle parole, alle storie immagini sapori profumi, che scrittori di oggi non sono in grado di dare. Di assaporare.

Di recente mi sono “lamentata” delle  troppe e, forse, inutili, descrizioni nei Miserabili. Mi sono accorta che il mio cervello le filtra, non le sento addosso. Ma appena la storia ricomincia mi appassiono e vado come un treno. Una mia cara conoscenza, amica, mi ha detto che sono “figlia del mio tempo” dove tutto va veloce, dove le descrizioni sono abbandonate, sono poche perché ormai siamo abituati a vedere con gli occhi e non con la mente. Forse ha ragione, ma “Gabo” era tutto questo. Era la capacità di far vedere con la mente, con gli occhi, con gli odori i suoi libri, le sue storie.

Leggete, leggete, leggete. Leggete per piacere, per amore, perché vi piace quello scrittore, quel genere. E se vi capita Leggete anche Lui. Leggete questo GRANDE IMMENSO scrittore. Perdetevi nelle parole, nelle pagine..

 

Arrivederci Gabo

Marquez ha la capacità di farti innamorare dei suoi personaggi, come se esistessero davvero. Ha una capacità e un modo di scrivere veramente straordinario, soprattutto in questo romanzo, non a caso è un premio nobel per la letteratura.
Devo dire che anche l’introduzione, mi pare, sia fatta molto bene, scorrevole anche se all’inizio del libro ho avuto difficoltà. Non per colpa del libro, ma per pensieri miei, poi la lettura è andata via liscia.

Mi è piaciuto davvero tanto, l’ho trovato dolce, romantico, tenace. Perché si sa, l’amore deve essere tenace.

Inutile dire che i personaggi sono ben strutturati, e con una vera e propria anima. La cosa bella è che questo libro, questa IMMENSA storia d’amore attraversi mezzo secolo di guerre, epidemie invenzioni, innovazioni.

Continua a leggere

“La gente che si ama dovrebbe morire con tutte le sue cose”

.. di cui diceva sarebbe diventato un saggio noto in tutto il mondo, perché era capace di arricchire la sua anima con la lettura nel paradiso della lasciva.

Era ancora troppo giovane per sapere  che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato.

“che la nostra costituzione non era fatta per un paese di uomini bensì di angeli”

“Le lingue bisogna saperle quando si va vendere qualcosa” diceva “ma quando si va a comprare tutti capiscono”

.. ma si lasciò trasportare dalla sua convinzione che gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, ma che la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da se.

Florentino Ariza capì infine che si può essere amici di una donna senza andarci a letto.

“Forse è per questo che fa tante cose” disse “per non aver da pensare”

.. lui era convinto che una vedova sconsolata, più di qualsiasi altra donna, potesse portare dentro di sé il seme della felicità.

.. e scoprì con grande stupore che i figli no si amano perché sono figli ma per l’amicizia nell’allevarli.

“Il problema del matrimonio è che finisce ogni notte dopo che si è fatto l’amore, e occorre ricostruirlo ogni mattina prima della colazione”.

Si può essere innamorati di diverse persone al contempo, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna.

“Il cuore ha più stanze di un casino”.

Una volta lui le aveva detto una cosa che lei non riusciva a concepire: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico, alla gamba che non hanno più. così si sentiva lei senza di lui, sentendolo là dove non c’era più.

“Se noi vedove abbiamo un vantaggio è che non c’è più nessuno a comandarci”.

“Incredibile come si possa essere tanto felici per così tanti anni, in mezzo a tante seccature, cazzo, senza sapere in realtà s è amore o ne non lo è”.

“Noi uomini siamo poveri schiavi dei pregiudizi” “invece quando una donna decide di andare a letto con un uomo, non esiste ostacolo che non superi, ne fortezza che non abbatta, ne considerazione morale che non sia disposta a mettere da parte: non c’è Dio che valga”.

“L’amore diventa più grande e nobile nella calamità”

A loro bastava la felicità di stare insieme.