Oggi vi voglio parlare di una graphic novel.
Mi sto avvicinando, piano piano, anche a questo modo di raccontare storie.

Una sera, mentre spulciavo nell’app della biblioteca, sono stata catturata da questo titolo e dalla copertina, ho letto la sinossi ed ho deciso che dovevo leggerlo. Ed infatti ho scelto bene.

La storia è autobiografica, e parla dell’accettazione, da parte di Fabien, della sua secondogenita Julia, nata con Trisomia 21. La sindrome di down per intenderci.
Gli esami non avevano evidenziato la sindrome, ma appena nata, Fabien ha capito subito. I medici e gli infermieri gli di che non era così, fino a quando non hanno riscontrato un problema cardiaco tipico proprio della trisomia.

Il libro fa emergere molto bene l’angoscia e il rifiuto, non solo della sindrome, ma anche della bambina.

E tu lettore non te la senti, non ce la fai proprio ad andare contro questo padre che fa fatica perfino a prendere in braccio la figlia, perché ti chiedi cosa faresti, come reagiresti.

E’ un viaggio, come dicevo sul mio profilo instagram, è un passo dopo l’altro verso l’amore, verso l’accettazione.

Arriva? Oh, sì certo che arriva, arriva nonostante i medici e le continue visite, i dubbi e i “come sarà?”, le paure che comunque una sindrome come quella comporta.

Questa graphic novel è amore, dolcezza, è lacrime, è tutto!
Ti entra in un modo che non te ne accorgi, va sotto la pelle. La sua dolcezza è pregnante, trasuda dalle pagine.

Mi è piaciuto davvero molto, non so se si è capito, ve lo consiglio vivamente!!!